venerdì 25 settembre 2015

Ma quanto parliamo?!

Noi donne parliamo, tanto. Anche con le mani e braccia. 
E gli uomini? macché...

Sempre così, da secoli. Quando una donna deve dire qualcosa, lo dice e anche a sue spese. Ma con tante parole.
Secondo gli studi dei due scienziati J. Michael Bowers e Margaret MacCarthy, la parlantina delle donne è causata dalla proteina Fox2p che il sesso femminile produce di più.
Uomini  avete sentito? Non è colpa nostra!!!
Abbiamo una proteina in eccesso, dipende da questo se parliamo tanto e gesticoliamo, come se fossimo ad un corso di mimo.

Questa stupida proteina si manifesta purtroppo anche nei messaggini che inviamo. I nostri sms sono sempre di qualche ...carattere in più. 
Quelli degli uomini, no. In effetti loro sono più sintetici: un semplice "ok" di risposta per sms, vale tanto quanto tutte le parole dette da noi. 
Un po' come una volta si diceva "Crepa!" con gli amici, una parola sola, ma semplice e secca, e avevi espresso tutto.


E gli emoticon?

Noi amiamo le faccine, di tutti i tipi. 
Sorridenti, tristi, con il sudore sulla fronte. con il broncio... e pure con l'occhietto da "La so lunga!". Le faccine enfatizzano i nostri messaggini. 

Ad esempio se ti dico "quante valigie faccio? ;)" che faccina vedi? Una faccina con l'occhietto. Bene, ma sai cosa vuol dire? 
Che non ti devi spazientire e che voglio portare una valigia GRANDE! perché voglio essere carina per te quando siamo fuori, e mi serve tutto l'armadio con tutti i trucchi nel beauty case.
E' chiaro no? ;) 
Tutte le faccine per noi hanno un significato fatto di tante parole; quindi con le emoticons risparmiamo un sacco di frasi in più. 
Però se voi non sapete dare la giusta "traduzione", allora queste non servono e tanto vale ritornare a scrivere tanto.

E tu maschietto non devi  rispondere al mio sms, di cui sopra, scrivendo solo: "due" (aggiungere la parola valigie è un eccesso) e punto. 
Mettici almeno una faccina, magari semplice, ma ti prego! Voglio la faccina e sorridente, possibilmente.


Emoticons... da maschio!

A proposito di faccine, gli uomini che usano le emoticons non sono tanti, ma quelli che lo fanno, ne usano di particolari.
Una emoticon che mi è capitato di vedere, ed è pure usata spesso, è la cacca. 
Si avete capito bene: la cacca! Quella cosa di colore marrone, fatta a monticello e con gli occhietti sorridenti sopra. Quando mettete l'emoticon della cacca, mi fate impazzire! 

Ho fatto alcune associazioni di idee su ciò che volete dire:
- "Non sopporto di fare shopping con te,  ma mi piaci lo stesso"
- "MI fai sbracare dalle risate! Sei proprio stimolante"
- "Ho preso una purga e me lo sto spassando al bagno col nuovo numero di "For Men""

E poi ce ne sono altre, come la principessa (che secondo me lo usate per messaggiare con la tipa che voi chiamate "figa di legno"),  la melanzana (che non lascia dubbi sul significato!), il bicipite muscoloso (che vuol dire che andate in palestra a farvi i muscoli, credo....) ma sempre con pochissime parole.

Noi siamo fatte così. Dobbiamo parlare, dobbiamo raccontare. 
Ma occhio! anche noi odiamo quelli - o quelle - che parlano troppo! 

Io non uso tante parole per dire o scrivere, ma dipende pure se mi trovo in un momento di stanchezza, ultimamente sto diventando un tipo di poche parole. Proprio come gli uomini.
Ma quel poco che dico, è sempre GIUSTO!.

Dai: adesso lo mettiamo un bel emojj con il pollice in sù e con tante parole che mi dicono: quanto ti voglio bene, mi piaci da impazzire, non vedo l'ora di vederti....?

(Oh ragazzi! e mica devo scrivere tutto io!)



 p.s.: ciao ciao... :) 
   




venerdì 11 settembre 2015

Usciamo a fare shopping? (...aiutatemi!)

“Voi donne amate lo shopping. Ma noi uomini no!”



Che ci crediate o no, anche una donna può avere dei problemi nel fare shopping.
Ad esempio: io.


Premessa: mi piace avere dei vestiti nuovi, o scarpe (più vestiti però!), ma l’idea di uscire e camminare in una strada affollata, a cercare un capo nuovo, mi fa venire l’ansia.
La mia idea di shopping ideale è avere un negozio tutto per me, il parcheggio per l’auto davanti all’ingresso, una commessa discreta, camerino grande con aria climatizzata e specchio con le luci giuste.
Troppo, vero?


Alla frase “Usciamo a fare shopping?” ad alcune donne si illuminano gli occhi, e la pelle del viso diventa di un rosa acceso. Io, invece, gli occhi li alzo al cielo e mi viene la faccia della Merkel quando parla dello spread, neanche mi avessero detto: “Ti butti dalla finestra per me, per favore?”
Faccio shopping solo se mi serve un abito, un capo particolare per un evento speciale, quindi solo per necessità di vestiario. Andare per negozi per me è una impresa epocale, che mi da senso di smarrimento e mi fa prevedere una crisi di nervi.


E allora come faccio ad entrare in un negozio? Semplice: attuo una mia strategia anticrisi emotiva:
evito gli store dove c’è una ressa di femmine, che sembrano delle arene dove le donne si trasformano in valchirie.


prima di entrare, assumo un atteggiamento da “donna invisibile”, così posso guardare quello che mi serve, cercando di non farmi notare da commesse che cominciano poi a seguirmi, per decantare quel vestito e dare i “consigli giusti”.


Per carità, avere consigli è bello! Ma sono pochi i commessi capaci di scegliere, al posto tuo, il capo giusto per misure e colore. E se mi capita di conoscerne uno, è facile che diventi una cliente fissa.
L’arte del saper consigliare, senza essere critici o invadenti, è sempre ben apprezzata da un cliente.


Ma se capita che mi serve un vestito, e cheil mio negozio preferito non ce l’ha?
Eh! purtroppo mi tocca andare in uno nuovo.
Dopo aver messo in atto la mia pratica di invisibilità, entro e mi dirigo subito verso il settore che mi interessa.
Scelgo uno o due capi AL MASSIMO! e  prego Nostra Signora Chanel dello Shopping per trovare un camerino libero.
Una volta esaudita la mia preghiera, inizia la parte più noiosa.


Mi spoglio e le luci bianche del soffitto, che illuminano impietosamente il mio corpo, riflettono nello specchio un’immagine pallida delle membra, con rughette sul viso; mi impongo di non guardare per non farmi prendere dalla voglia di fuggire e trasferirmi in una giungla, dove basta una tunica di pelle per coprirsi.


Provo il primo capo. E - sempre! - il cartellino del vestito, anzi, i due cartellini del vestito si impicciano nei capelli, e quando tiro l’abito in giù, questi restano girati all’interno, facendo grinze alte sulle spalle, capaci di far scomparire il collo.


Quando passo a provare il secondo capo, sono già distrutta e sudata, come se avessi fatto un’ora di palestra. E mentre mi sto finalmente rivestendo e già sento l’aria della libertà aleggiarmi sul viso, ecco che arriva la commessa, che urla da fuori un “Come va? Perché ci sono altre taglie in altri colori...”


Uscendo dal camerino-sauna, sbatto sempre contro una che sta nel corridoio a rimirarsi allo specchio, e che approfitta per farmi fa la classica domanda: “Scusi secondo lei mi fa il culo grosso?”
Ohdiomio!
“Assolutamente no!” rispondo mentre asciugo la fronte.
Ha ventimila capi da provare che sono appesi nel suo camerino, è inutile dire che quel vestito non va bene; perché sicuramente quella è una donna che non sa cosa vuole, e ha già deciso che comunque le “fa il culo grosso”.


“Signora è sudata, vuole un ventilatore mentre le porto gli altri diecimila vestiti?”
NO. Voglio uscire da qui.


E dopo essere scappata dal negozio, cerco subito un bar.
Ho bisogno di fare incetta di grassi e caffè, devo riprendere le energie per ricordare perché sto in giro per negozi….., ma soprattutto: DOVE HO MESSO L’AUTO!?


Eh cari uomini! Come vi capisco!
Per questo preferisco l’uomo che ama e fa molto sport, perchè a lui basta una tuta indossata su spalle larghe e gambe lunghe che… ecco fatto! E’ a posto.


Niente shopping, ma tanto amoooore ….:)


p.s. io non sudo nei camerini-sauna, io divento SPARKLING!



le strade affollate dello shopping... vai tu! io resto a casa










giovedì 3 settembre 2015

Non è al momento raggiungibile

Quello che non sopporto è quando lui è irraggiungibile.


Noi donne abbiamo un  po’  la mania di controllare sempre il nostro smartphone, ma anche il resto,  purtroppo! come ad esempio controllare cosa scrive e che foto posta i nostro uomo..


Io sono una di quelle che non spengono mai il cellulare, neanche la notte.
Perché? Semplice!
Perchè se mi dovessi svegliare improvvisamente, posso prendere lo smartphone e controllare cosa ha postato sui social. :).
E se trovo qualcosa che ha scritto, ecco che mi scateno a scrivere anch'io, e a rispondere al suo post, a twittare, a mandargli messaggi su WhatsApp (maledetta app!).
E lui? non replica. 
Perchè sei troppo impegnato a fare cosa? il cascamorto con un’altra?


No. Voglio dargli un’altra chance.
Il controllo è una mania, (si dice che sia solo femminile, ma non è vero)


Se ti chiamo, e sei irraggiungibile, è perché il tuo telefono è in modalità aereo.
Ecco, stai volando verso una nuova meta.
Oppure verso una tua nuova ...metà?
Magari stai solo riposando e vuoi staccare la spina, ma resta il fatto che sei irraggiungibile ed.ecco che mi faccio il film in testa subito.
Un film romantico, che sfocia nel sexy, e dove la protagonista non sono io ma un’altra...
Un film così ricco di particolari che quasi quasi mi cerco anche un agente e uno sponsor.

Oppure sei sotto una galleria, e quindi non prende la linea.
Poverino si è perso nella galleria del Monte Bianco da tre giorni!
Oppure è sotto la Manica!
Mi viene in mente di chiamare i pompieri, solo loro possono tirarti fuori dal tunnel e da quel silenzio totale che ormai non sopporto più.


E se fosse in una riunione a salvare la società e tutti i dipendenti?
Sei il mio eroe! Bravo! Sei bloccato da ore, giorni addirittura, in una mega riunione dove non sono ammesse interruzioni e smancerie. E’ un affare troppo grande e i soldi in ballo sono tantissimi. Il testosterone si respira nell’aria della sala riunioni e lui è pronto a sferrareun attacco al potere.
E presto, quando tutto sarà finito, la nostra vita sarà meravigliosa!


Oppure mi avrai dato un numero sbagliato?
Accidenti che sbadato che sei! Ora cerco di capire dove abiti, così ti raggiungo e ti citofono e mi dai il numero esatto.


Ma sei irraggiungibile solo per un motivo: stai facendo la corte ad un’altra.
Che sollievo, adesso l’ho capito e mi basta così. Mi metto l'animo tranquillo e non penso più ai miei film in testa...
E non importa, tanto domani sarà una giornata fantastica!

Ora mi butto giù a dormire, che sono ancora le tre….


p.s. abbattete quell’app di WhatsApp!


Uffa! ancora irraggiungibile ....