“Una
leggenda popolare dice che servivano a proteggere le case”, spiega mia madre mentre
cammino vicino a lei.
Poco fa
sono rimasta colpita dalle due facce che sporgono ai lati di una finestra. Sono
volti femminili, curati in ogni particolare.
Avevo circa
dieci anni quando li vidi, mi chiesi se anch’io dovevo avere una maschera fuori
dalla finestra per proteggermi.
Proteggere la
casa, proteggere il proprio rifugio.
Un volto femminile perché la donna conosce
e cura il suo focolare. A casa disegnai,
su un grande foglio bianco, una faccia grande con tanti capelli, gli occhi però
li feci grandissimi, perché doveva pur vedere cosa succedeva fuori, ma la bocca
la feci rossa e sorridente.
Quelle
maschere non sorridevano però! forse
perché avere una faccia vuota serve a scoraggiare i ladri? Oppure serve a non
far vedere le tue emozioni?
Io la feci
sorridente. Poi l’attacchi sulla porta di casa.
Rimase lì
per parecchi giorni. Fino a quando capii che la casa è un non-luogo. Casa è
dove stai bene. Dove senti che puoi essere quello che sei, senza fingere o
nascondere le tue emozioni. Casa è un abbraccio lungo sorridente….