giovedì 20 febbraio 2014

un abbraccio che protegge


“Una leggenda popolare dice che servivano a proteggere le case”, spiega mia madre mentre cammino vicino a lei.
Poco fa sono rimasta colpita dalle due facce che sporgono ai lati di una finestra. Sono volti femminili, curati in ogni particolare.
Avevo circa dieci anni quando li vidi, mi chiesi se anch’io dovevo avere una maschera fuori dalla finestra per proteggermi.

Proteggere la casa, proteggere il proprio rifugio. 

Un volto femminile perché la donna conosce e cura il suo focolare.  A casa disegnai, su un grande foglio bianco, una faccia grande con tanti capelli, gli occhi però li feci grandissimi, perché doveva pur vedere cosa succedeva fuori, ma la bocca la feci rossa e sorridente.
Quelle maschere non sorridevano però!  forse perché avere una faccia vuota serve a scoraggiare i ladri? Oppure serve a non far vedere le tue emozioni?
Io la feci sorridente. Poi l’attacchi sulla porta di casa.

Rimase lì per parecchi giorni. Fino a quando capii che la casa è un non-luogo. Casa è dove stai bene. Dove senti che puoi essere quello che sei, senza fingere o nascondere le tue emozioni. Casa è un abbraccio lungo sorridente….


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