domenica 26 gennaio 2014

capelli come la neve



Ancora con la testa alta, la schiena dritta sotto il cappotto pesante. Anche se i tuoi capelli sono come la neve, sento e respiro la tua vita. 
Sento il tuo viso, i tuoi occhi che guardano lontano, sento il tuo profumo cipriato che mi riporta indietro nel tempo.
Nulla cambierà quando ripenserò a te. I tuoi capelli lisci e legati con un fermaglio per ostacolare la ribellione, perché devi far vedere che hai tutto sotto controllo. Ma so che hai tanti pensieri pronti a scavalcare onde e mura alte. Ancora un che di selvaggio aleggia in te. Non mi deludere mai.






quella fiducia inaspettata




Giochi con me tranquillo, sai che puoi fidarti di me.
E quella tua semplicità di abbandonarsi al gioco e alle coccole, che mi spiazza.
Come quella di un bambino, quando ti stringe la mano per muovere i suoi primi passi, c’è una delicatezza di vita che fluisce in avanti.
Sono quei momenti così preziosi di fiducia completa che mi fanno pensare a quanta cattiveria ci sia invece fuori.
Mentre tu giochi con me, così fragile e piccolo, penso a cosa potrebbe fare una persona cattiva. Penso a come potrebbe stringerti in un pugno e farti male. A come potrebbe lasciare la mano del bambino e farlo cadere rovinosamente a terra e lasciarlo lì a piangere. Come si può essere capaci di cattiveria?
Eppure è possibile.
Anch’io sono capace di cattiveria, ma di fronte a tanta fiducia e abbandono di difese il mio pugno si apre in una carezza.

Non importa cosa succede là fuori. Io sono qui con te a giocare, il resto del mondo brutto lo lasciamo a vivere nel suo fuoco ...

domenica 19 gennaio 2014

da grande....

di Titti

Saltavi da un posto all’altro. 
Correvi per le scale facendo tanto rumore, ma nessuno aveva coraggio di farti ramanzine, perché era rumore di vita.

Mi dicevi sempre  “da grande andrò sulla luna! Vedi? E’ quella bianca lassù!” e indicavi con il ditino quell’astro argentato nel cielo.

Eri pieno di ambizioni. Poi la vita ha deciso un percorso diverso.

Quando ci siamo rivisti dopo anni, mi raccontasti di sogni diversi, di lavori diversi, di case abbandonate e ricostruite.

Non sei andato sulla luna, ma camminando mi dicesti: “Guarda che luna stasera!” e nel buio ho sorriso, perché ho visto il bambino che non avevo scordato. 

sabato 18 gennaio 2014

Ritornare



Andai via senza voltarmi indietro. Mi allontanai lentamente, verso un nuovo viaggio, un nuovo paese, una nuova aria.
Portai con me poche cose, perché bisogna viaggiare leggeri se vuoi arrivare alla tua meta.
Durante il viaggio, ti pensai. Ricordavo il tuo viso, le tue mani grandi e l'odore di pane che aleggiava nella casa. 
Dopo aver attraversato valli e monti, i ricordi erano sempre lì. La valigia era sempre leggera, ma le mie spalle erano coperte di scialli. 
Ritornai a casa, buttai tutto per terra, la valigia, le scarpe impolverate e i miei scialli di avventura. Ma una persona  che parte per un viaggio, quando torna non è la stessa persona. Non fu importante. Il tuo abbraccio mi fece capire che non ero mai stata via da te.


posso stare con le stelle







E quando arriva la sera, che allora sciolgo tutte le tensioni e indosso solo i miei pensieri.
Posso chiudere la porta, serrarla bene. Ora nulla può intromettersi nella mia vita, tutto il rumore è fuori con la sua ansia di ricerca di certezze.
Mi sdraio sulla mia poltrona preferita, accendo lo stereo e faccio sedere vicino a me le stelle e ...finalmente parlo con loro.
Finalmente posso sognare i miei pensieri.