domenica 22 gennaio 2012

lettera ad uno sconosciuto

Vorrei avere ancora quella voglia di esprimere desideri, come facevo da bambina. Il momento magico era la lettera per Babbo Natale. Tiravo giù una lista di cose che volevo e vestiti che sognavo di avere. E la concludevo sempre con un pacco di gioia da donare a tutto il mondo, perché non ci fossero più guerre, perché tutti fossero felici.
Vorrei riscrivere quella lettera ancora una volta. Prendo un foglio di carta e penna, non ci metterò più le cose desiderate, perché tanto le cose poi non ti attraggono più, chiedo invece di ricominciare tutto daccapo, cambiando i momenti bui in luce, e quelli tristi in gioia. Voglio una vita diversa da questa che ho passato fino ad ora.  E solo in quel momento mi rendo conto che sarebbe una vita nuova, ma non mia, è una vita artefatta.
Riprendo la lettera, butto giù ancora un paio di frasi, ma è inutile, alla fine è indirizzata non più a Babbo Natale ma ad uno sconosciuto e la strappo. Oggi è troppo importante e non voglio sprecarlo a chiedere. Oggi vivo.