Vorrei avere ancora quella voglia di esprimere desideri, come facevo da bambina. Il momento magico era la lettera per Babbo Natale. Tiravo giù una lista di cose che volevo e vestiti che sognavo di avere. E la concludevo sempre con un pacco di gioia da donare a tutto il mondo, perché non ci fossero più guerre, perché tutti fossero felici.
Vorrei riscrivere quella lettera ancora una volta. Prendo un foglio di carta e penna, non ci metterò più le cose desiderate, perché tanto le cose poi non ti attraggono più, chiedo invece di ricominciare tutto daccapo, cambiando i momenti bui in luce, e quelli tristi in gioia. Voglio una vita diversa da questa che ho passato fino ad ora. E solo in quel momento mi rendo conto che sarebbe una vita nuova, ma non mia, è una vita artefatta.
Riprendo la lettera, butto giù ancora un paio di frasi, ma è inutile, alla fine è indirizzata non più a Babbo Natale ma ad uno sconosciuto e la strappo. Oggi è troppo importante e non voglio sprecarlo a chiedere. Oggi vivo.