Sono come un folletto. Mi alzo su verso il cielo e spiego le
ali giuste. Oggi faccio quattro passi fra le nuvole. MI siedo sulla nuvola più
grande e guardo la città. Tante persone piccole che camminano sulle strade,
macchine che sfilano nel traffico. Non c’è rumore quassù, non ci sono spie
quassù, esisto solo io. Non è poco!.
Svolazzo sull’altra
nuvola, osservo il mare da lontano, oggi il sole da spettacolo. E di quei travagliati giorni non ho ricordi,
so che eri accanto a me e che mi aiutavi contro il mondo. Ora sento la mancanza
di quell’aiuto, ma mi chiedo dov’è quel
coraggio?
Volo ancora, vedo i palazzi, le piazze che si riempiono di
gente, vedo sorrisi, vedo abbracci. E’ tutto più bello visto da quassù. Non voglio
scendere, dai ! ancora un altro giro!
Proseguiamo verso le montagne, eccole laggiù, arrivo sulla
cima e un panorama da rimanere senza fiato! L’aria è forte e ubriaca la testa.
Dai ! ancora un altro giro.
Ma le ali mi riportano alla nuvola di prima. E ora di
scendere, fa nulla.
Capiterà poi di rifare una passeggiata…
L'aiuto, la forza, il coraggio sono dentro di te. Anche quelli necessari per chiedere aiuto all'esterno.
RispondiEliminagrazie del tuo pensiero,:)delle volte mi capita però di crollare... però è sempre più importante come ci si rialza.
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